“A questo serve il corpo”: alla ricerca della libertà femminile - Riflessioni e rivelazioni nell'incontro con Roberta Scorranese
Scritto da Anna Cangiano e Aurora Anna Pepe - Redazione Blog | |
Nella biblioteca dell'IIS "A.Capriotti" il gruppo di lettura del Liceo Linguistico, guidato dalla prof.ssa Lucia Moretti, ha avuto l'opportunità di partecipare a un incontro di profonda ispirazione con l'autrice Roberta Scorranese, nell’ambito del Progetto “Biblioteca” coordinato dalla prof.ssa Maria Francesca Santori, in collaborazione con l’Associazione culturale “I luoghi della scrittura”. L'evento ha fornito un'occasione unica per esplorare il significato l’opera della Scorranese, "A questo serve il corpo", nella quale l'autrice, partendo dalla condivisione sincera con lettori ed ascoltatori del suo rapporto complicato con il cibo e il proprio corpo, offre un punto di vista e una prospettiva unici in relazione alle sfide affrontate dalle donne lungo il corso della loro storia e nel contesto sociale contemporaneo, avendo come costante parametro di confronto la rappresentazione del corpo femminile nel mondo dell’arte. Roberta Scorranese ha gettato luce sulle complesse dinamiche che regolano il rapporto tra il corpo e la società. Attraverso un'analisi sincera e pungente delle sue esperienze personali ha evidenziato come il corpo femminile sia spesso oggetto di controllo e manipolazione, sia da parte della società che dell'individuo stesso. Come afferma l'autrice, "il nostro corpo è nobile e autonomo tanto quanto il cervello", sottolineando così l'importanza di riconoscere e rispettare l'autonomia e l’autodeterminazione corporea delle donne. Durante l'incontro, sono state affrontate tematiche cruciali come i disturbi alimentari, il linguaggio della pornografia, la violenza e la disparità di genere, aspetti che permeano la nostra realtà, con i quali ogni donna direttamente o indirettamente è portata a confrontarsi nella costruzione della propria identità personale. L’autrice ha evidenziato come l'immagine distorta del corpo femminile perpetui stereotipi dannosi e contribuisca a consolidare disuguaglianze sociali profonde. Attraverso la sua analisi acuta, inoltre, invita a una riflessione critica sui canoni culturali e sociali che influenzano la percezione del corpo femminile, non soltanto da parte del mondo maschile, ma da parte delle donne stesse. La scelta della copertina del libro, raffigurante "la Fornarina" di Raffaello Sanzio, rappresenta un punto di partenza significativo. Come afferma la Scorranese, questo corpo di donna è nudo, ma mai volgare, in quanto libero. L’autrice con questo richiamo all'arte rinascimentale sottolinea la bellezza e la nobiltà del corpo femminile, al di là di qualsiasi connotazione sessuale o morbosa. L'incontro ha offerto ai partecipanti uno scenario illuminante sulle complesse sfide che le donne affrontano nella società contemporanea. Attraverso una combinazione di testimonianza personale, analisi culturale e riflessione filosofica, l'autrice ha fornito uno sguardo penetrante sulla relazione tra donne e corpo femminile e tra quest’ultimo e la società. Come evidenziato anche dall’autrice, è essenziale riconoscere e rispettare l'autonomia del corpo delle donne, anche sfidando, quando necessario, le norme sociali e culturali che limitano la libertà individuale. L’incontro non è stato soltanto caratterizzato dalla generosità comunicativa e non formale dell’autrice, ma anche dal desiderio di confronto da parte della platea degli alunni dell’istituto, che sono intervenuti con domande, osservazioni e condivisione di punti di vista personali, trasformando l’evento in un momento di confronto molto vicino ad una conversazione libera, spontanea e desiderata.
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